Il dolore è probabilmente la patologia più frequente per cui si ricorre all’agopuntura in Occidente. A partire dagli anni ‘70 sono iniziati i primi studi scientifici sia di base che clinici confermati poi da organizzazioni internazionali come il National Istitues of Health (NIH) statunitense e l’organizzazione mondiale della sanità (WHO), che hanno stilato liste di patologie dove l’agopuntura è considerata una valida possibilità terapeutica utilizzata da sola o in associazione alla terapia farmacologica moderna.

Secondo la medicina tradizionale cinese il dolore è una stasi che va rimossa facendo circolare il Qi attraverso i canali di agopuntura tramite l’infissione di aghi sottilissimi su  precisi punti cutanei.

Il dolore osseo di tipo infiammatorio o degenerativo (artrite o artrosi) , lombosciatalgia, cervivalgia, dolore al ginocchio, alla spalla, dolore muscolare, muscolo-tensivo, tendineo, articolare,  cefalee ed emicrania (l’Agopuntura è inserita come trattamento efficace nelle linee guida italiane per la cura dell’emicrania), il dolore mestruale, la nevralgia del trigemino, l’epicondilite, la fibromialgia sono solo gli esempi più comuni delle patologie dolorose per cui si utilizza l’agopuntura.